lunedì 8 ottobre 2018

Lo chef Damiano Carrara testimonial dell'iniziativa "Tutti matti per il riso" della Fondazione Progetto Itaca Onlus.

Sabato 13 e domenica 14 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della salute mentale promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, in oltre settanta piazze italiane si svolgerà la quarta edizione di "Tutti matti per il riso" della Fondazione Progetto Itaca Onlus, che da oltre un ventennio promuove programmi d'informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione, rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie.


Anche a Napoli - in Piazza San Pasquale, Via Giordano Bruno (solo il sabato), Piazza Santa Caterina, Via Scarlatti (altezza Coin) - potrete ricevere, in cambio di un contributo di otto euro, una confezione da un chilo di riso Carnaroli, assieme all'esclusiva ricetta della Torta Riso e Ricotta dello chef Damiano Carrara:
«Sono molto contento di dare il mio contributo a questo progetto contro il pregiudizio, che ancora oggi affligge chi soffre di disturbi psichici. Ho trovato in Progetto Itaca un gruppo giovane, dinamico, positivo e soprattutto un ambiente piacevole con cui collaborare. Quindi avanti tutta e aiutiamo insieme coloro che soffrono, affrontiamo insieme questa “battaglia”».
  

(Damiano Carrara, www.damianocarrara.com)
 
L'evento è stato presentato lo scorso 18 settembre presso la sede di Milano, dove soci, volontari e partner, hanno presentato allo chef la propria versione della ricetta.
Oltre trecento saranno i volontari coinvolti questo fine settimana, diciannove le città su territorio nazionale e più di diecimila i chili di riso. Grazie ai fondi raccolti, la Fondazione potrà continuare a offrire servizi gratuiti d'ascolto e supporto. 
Due giornate d'incontro molto importanti, volte a informare e sensibilizzare su un argomento che, a quarant'anni dalla Legge Basaglia, resta ancora un tabù.
 
«Portare nelle piazze italiane temi legati alla Salute Mentale, solitamente destinati ai soli addetti ai lavori, è la vera sfida che Progetto Itaca si pone: un grande messaggio contro l’emarginazione e lo stigma che ancora avvolge le persone che soffrono di disturbi psichici e le loro famiglie». (Luca Franzi, Presidente Progetto Itaca Milano)

lunedì 6 novembre 2017

La notte bianca della Sfogliatella al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.



Correva l'anno 1840 quando il re Ferdinando II fondò il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per Locomotive, in pieno stile industriale, trasformato in un museo nel 1889.
Oggi è uno dei musei ferroviari più importanti d'Europa, in un'area di ben trentaseimila metri quadrati che si affaccia sul mare.


In questo luogo estremamente suggestivo sabato 4 novembre l'associazione Pasticcieri napoletani ha organizzato una serata interamente dedicata alla sfogliatella.
Un'ottima occasione per visitare la struttura, tra antiche locomotive, littorine, vagoni, modellini e cimeli ferroviari ed al tempo stesso gustare una sfogliatella ascoltando la musica della tradizione partenopea, tra convegni di gastronomia e filmati storici.




Le abili mani dei maestri pasticcieri, coadiuvati dai ragazzi dell'Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e dell'Ospitalità Alberghiera Ippolito Cavalcanti, hanno preparato, sotto gli occhi attenti degli avventori, sfogliatelle ricce e frolle.
Una trentina di mani che sembravano mille, in un'organizzazione precisa e meticolosa che s'inseriva appieno in una vera e propria catena di montaggio della sfogliatella.










Incluso nel biglietto di soli quattro euro, oltre ad una sfogliatella preparata al momento, anche l'acqua ed il caffè.
Le sfogliatelle erano calde e gustose, sia le ricce che le frolle erano confezionate in maniera impeccabile e con ingredienti di eccellenza.

Un evento che ha affascinato tutti, dai più grandi ai più piccini, in un'ottica identitaria di attaccamento al territorio ed alla sua storia, culinaria e ferroviaria.


lunedì 30 ottobre 2017

Canapa in Mostra: la IV edizione alla Mostra D'Oltremare.



Nel corso di questo fine settimana, da venerdì 27 ottobre e fino a domenica, la Mostra D'Oltremare, con il patrocinio del Comune di Napoli, ha ospitato la quarta edizione di Canapa in Mostra, la fiera internazionale industriale e medica interamente dedicata alla canapa, presentata lunedì scorso, presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, nel corso di una conferenza stampa.

Canapa in Mostra prende il nome dall'omonima associazione, presieduta da Emanuele Altezza, da cui nasce l'idea di tre giornate di incontri dedicate ad esposizioni, conferenze scientifiche ed eventi musicali.
Espositori provenienti da ogni parte d'Italia, ma anche oltralpe, come il caso degli Spagnoli e degli Olandesi, hanno presentato, tra ben ottanta stands, una vasta gamma di articoli, dalla coltivazione della canapa ai suoi molteplici utilizzi, a partire dalla cosmesi, passando per il ramo tessile, fino al settore alimentare, cui è stato dedicato ampio spazio.
Ho realizzato un piccolo reportage fotografico a tal proposito, che qui di seguito vado a mostrarvi e descrivervi.

Partiamo dalla pasta, dalle pennette, le mezze maniche e le linguine di farina di canapa dell'azienda Antico Seme di Spoltore, in provincia di Pescara, terzo classificato del Premio Canapa È, il concorso nazionale che premia il miglior olio di semi di canapa:








Nello stand dell'azienda salentina Valle Della Cupa di Novoli ho trovato invece orecchiette e penne a base di farina di canapa; restiamo in Puglia con le casarecce dello stand di Coltivare Cultura di Spinazzola:






In Campania in provincia di Caserta viene prodotta la farina di canapa di Italcanapa di Marcianise, che ha esposto anche diversi formati di pasta ed altri prodotti, tra cui dolci grezzi di avena e canapa:





Ci spostiamo di poco, ad Afragola, con la farina di canapa di Canapa Campana, che ha centrato il cuore dei Napoletani rivisitando un caposaldo della tradizione con il suo Casatiè:






Da canapa di origine marchigiana, invece, è stata realizzato un altro prodotto tipico italiano: la piadina. L'azienda Gastreghini di Jesi tiene a precisare che si tratta di una piadina leggera, «senza strutto»:





Belli ma anche buoni i formaggi di canapa calabresi dell'agriturismo Fattoria Biò di Camigliatello Silano:






Sativa ha predisposto un banchetto degustativo di olio di canapa e di un ragù vegano delizioso, accompagnati da crostini e focacce di farina di canapa:






Per il dolce ci pensa la Casa della Canapa di Bari, che, oltre ad una selezione di taralli a base di canapa, ha proposto uno snack davvero originale di sua invenzione. 
Si tratta di semi di canapa caramellati al miele, dolci e croccanti, dal sapore che ricorda i popcorn e le mandorle atterrate, la cui ispirazione, mi spiega, gli è derivata appunto dall'osservazione delle fasi di preparazione del torrone della mamma:







Presente anche un gelato, denominato Fior di Cannabis, oltre a vari dolciumi ed al cioccolato, da quello confezionato di City Seeds Bank a quello sfuso di Jesi, in diversi formati, tra cui le tavolette, la crema spalmabile ed il torrone:









Con i liquori torniamo in Campania con il Calipso di Canapafelix di Castel Volturno ed il beneventano Canapello di Campanapa:







Poi c'è il liquore triestino Canapito, della distilleria Baker, che vanta una bottiglia che è una vera e propria opera d'arte:






Tra le numerose birre presenti, da segnalare la spagnola Canna Beer, dei creatori Beer and Soul Cannabis, vincitrice del Premio Miglior Prodotto della Canapa allo Spannabis di Madrid di quest'anno. 
Una birra artigianale non filtrata, la cui elaborazione, mi dicono - traduco letteralmente dallo spagnolo - «si affida a soli quattro ingredienti, malto, luppolo, lievito, canapa», oltre all'acqua, naturalmente:






E, dulcis in fundo, il vino. Il CanaVì, di Canapa Verde, ancora una volta di Jesi, nel marchigiano, il primo vino italiano ottenuto dalla canapa sativa:






venerdì 29 settembre 2017

Serata pizzarelle alla pizzeria Ferrillo

Ieri sera, presso la pizzeria Ferrillo sita in via Michelangelo da Caravaggio 33 a Napoli, si è svolta una serata di degustazione, organizzata dall'Associazione Spaghettitaliani.
La formula adottata è stata quella della pizzarella, che corrisponde grossomodo a mezza pizza.
Nel corso della serata, per soli dieci euro, è stato possibile scegliere tre pizzarelle tra le sei proposte di ingredienti altamente selezionati del pizzaiolo Maurizio Ferrillo. 
La prima, più vicina alla tradizione, è LA PUPATELLA, con pesto di basilico, salsiccia, pomodorino datterino e bocconcini di bufala.
Una novità LA PANAFRITTA, una pizza fritta impanata con uovo e pan grattato:




Se siete amanti dei funghi porcini, non potete non apprezzare l'odore e soprattutto il sapore decisamente forte della crema di funghi porcini presente sulla TIROLESE, corretto dall'amaro del radicchio, esaltato dallo speck ed abbracciato dolcemente dal fior di latte d'Agerola.


Più delicati i profumi della TORPEDINA, risvegliati dalla nota croccante della granella di pistacchio, cui si aggiungono il pomodorino torpedino, il pomodorino giallo, la pancetta ed i bocconcini di bufala.
Le ultime due pizzarelle presenti sulla lista erano LA FIORITA (provola, fiori di zucca, pancetta e ciuffi di ricotta) e LA SORRENTINA (crema di pistacchio, mortadella, fior di latte d'Agerola e provolone del Monaco).

L'impasto è incredibilmente soffice, leggero ed altamente digeribile.
Ciò dipende, come ha spiegato lo stesso Maurizio Ferrillo in un intervento nel corso dell'evento, da una buona idratazione e da tempi di lievitazione lunghissimi.
Un impasto molto coccolato che con la sua leggerezza bilancia in maniera ottimale i ricchi ingredienti che compongono queste pizze, creando un'armonia perfetta, molto gradevole al palato e che non appesantisce.

I fratelli Fabio e Sergio Landolfi del birrificio White Tree di Caserta, inoltre, nel corso della serata, hanno servito ai tavoli quattro tra le birre artigianali di loro produzione.
Tra queste LIBURIA, che prende il nome dall'antica denominazione della Terra di Lavoro, realizzata con semi, farina e fiori di canapa sativa italiana.
Da segnalare BUBALA, ciliegina sulla torta della serata, la prima birra al mondo realizzata con siero di latte derivante dalla lavorazione della mozzarella di bufala campana.



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